MANUTENZIONE

Manutenzione attrezzature antincendio

Effettua periodicamente una rigorosa manutenzione su tutti i tuoi dispositivi antincendio

Estintori

ESTINTORI

IDRANTI E NASPI

IDRANTI E NASPI

PORTONI TAGLIAFUOCO

PORTE TAGLIAFUOCO

lampade di emergenza

LAMPADE DI EMERGENZA

pompe di surpressione

IMPIANTI SURPRESSIONE

IMPIANTI SPRINKLER

IMPIANTI RIVELAZIONE FUGHE GAS

IMPIANTI RILEVAZIONE

EVACUATORI DI FUMO E CALORE

EVACUATORI DI FUMO E CALORE

IMPIANTI

IMPIANTI DI SPEGNIMENTO AUTOMATICO GAS

DISPOSITIVI DI PRIMO SOCCORSO

DISPOSITIVI DI PRIMO SOCCORSO

ARMADIO ATTREZZATURE ANTINCENDIO

ARMADIO ATTREZZATURE ANTINCENDIO

IMPIANTI DI EVACUAZIONE VOCALE

IMPIANTI DI EVACUAZIONE VOCALE

Estintori

MANUTENZIONE ESTINTORI PORTATILI E CARRELLATI – UNI 9994-1

 

Controllo iniziale

Il controllo iniziale consiste in un esame che deve essere eseguito contemporaneamente alla fase di controllo periodico a cura dell’azienda di manutenzione subentrante e deve prevedere una serie di accertamenti di seguito elencati:

– verificare che gli estintori non rientrino tra quelli da mettere fuori uso

– verificare che le iscrizioni e le marcature siano presenti e ben leggibili

– verificare l’esistenza delle registrazioni delle attività di manutenzione eseguite sugli estintori di incendi

– controllare che sia disponibile il libretto d’uso e manutenzione rilasciato dal produttore, ove previsto;

Qualora i documenti non siano disponibili, o lo siano solo parzialmente, il manutentore comunicherà alla persona responsabile la non conformità rilevata.

L’esito dell’attività di controllo iniziale deve essere comunicato alla persona responsabile.

 

Controllo periodico

Il controllo periodico deve essere eseguito dalla persona competente. Consiste in una misura di prevenzione atta a verificare, con periodicità massima di 6 mesi (entro la fine del mese di competenza) l’efficienza degli estintori portatili o carrellati tramite l’effettuazione dei seguenti accertamenti:

– verifiche di cui alla fase di sorveglianza

– per gli estintori pressurizzati a pressione permanente, il controllo della pressione interna con uno strumento indipendente

– per gli estintori a biossido di carbonio il controllo dello stato di carica tramite pesatura

– controllo della presenza, del tipo e della carica delle bombole di gas ausiliario per gli estintori pressurizzati con tale sistema

– l’estintore non presenti anomalie quali ugelli ostruiti, perdite, tracce di corrosione, sconnessioni o incrinature dei tubi flessibili, ecc.

– l’estintore sia esente da danni alle strutture di supporto e alla maniglia di trasporto e, in particolare, se carrellato, abbia ruote funzionanti

– sia esente da danni ed ammaccature al serbatoio.

Le anomalie riscontrate devono essere immediatamente eliminate, in caso contrario l’estintore deve essere dichiarato non idoneo, collocando sull’apparecchiatura un’etichetta “ESTINTORE FUORI SERVIZIO”; si deve informare la persona responsabile e riportare la dizione “FUORI SERVIZIO” sul cartellino di manutenzione.

 

Revisione e collaudo

Consiste in una serie di interventi tecnici di prevenzione, di frequenza pari a quelle indicate nel prospetto di cui alla seguente tabella, atti a mantenere costante nel tempo l’efficienza dell’estintore, tramite l’effettuazione dei seguenti accertamenti e interventi: 

SCARICA TABELLA 

 

Revisione

– esame interno dell’apparecchio per la verifica del buono stato di conservazione;

– esame e controllo funzionale di tutte le parti;

– controllo di tutte le sezioni di passaggio del gas ausiliario se presente e dell’agente estinguente, in particolare il tubo pescante i tubi flessibili i raccordi e gli ugelli per verificare che siano liberi da incrostazioni occlusioni e sedimentazioni;

– controllo dell’assale e delle ruote, quando esistenti;

– ripristino delle protezioni superficiali, se danneggiate;

– sostituzione dei dispositivi di sicurezza contro le sovrappressioni se presenti:

– sostituzione dell’agente estinguente:

– sostituzione delle guarnizioni:

– sostituzione della valvola erogatrice per gli estintori a biossido di carbonio per garantire sicurezza ed efficienza;

– rimontaggio dell’estintore in perfetto stato di efficienza.

Tutte le parti di ricambio e degli agenti estinguenti utilizzati devono essere originali o altri dichiarati equivalenti dal produttore dell’estintore. La sostituzione dell’agente estinguente deve essere effettuata con la periodicità dichiarata dal produttore e in ogni caso non maggiore di quella al prospetto di cui sopra.

La data della revisione (mm/aa) e la denominazione dell’azienda che l’ha devono essere riportati in maniera indelebile sia all’interno che all’esterno dell’estintore.

È vietato punzonare tale data sul serbatoio o sui componenti dell’estintore soggetti a pressione.

 

Collaudo

 Consiste in una misura di prevenzione atta a verificare, con la periodicità sotto specificata (entro la fine del mese di competenza), la stabilità del serbatoio o della bombola dell’estintore, in quanto facente parte di apparecchi a pressione, l’attività di collaudo deve comportare l’attività di revisione.

– Il collaudo degli estintori a biossido di carbonio e delle bombole di gas ausiliario, deve essere svolto in conformità alla legislazione vigente in materia di riqualificazione periodica delle attrezzature a pressione.

– Gli estintori che non siano già soggetti a verifiche periodiche secondo la legislazione vigente e costruiti in conformità al Decreto Legislativo n. 93/2000, devono essere collaudati secondo la periodicità prevista nel prospetto di cui sopra nella colonna “collaudo CE-PED”, mediante una prova idraulica della durata di 30 s alla pressione di prova (PT) indicata sul serbatoio.

– Gli estintori che non siano già soggetti a verifiche periodiche secondo la legislazione vigente e non conformi al Decreto Legislativo N° 93/2000, devono essere collaudati secondo la periodicità prevista nel prospetto di cui sopra nella colonna “collaudo PRE-PED”, mediante una prova idraulica della durata di 1 min a una pressione di 3,5 MPa. o come da valore punzonato sul serbatoio se maggiore.

– Al termine delle prove non devono verificarsi perdite, trasudazioni, deformazioni o dilatazioni di nessun tipo. Non possono essere collaudati serbatoi che presentano ammaccature o segni di corrosione interna o esterna. L’azienda di manutenzione deve consultare le indicazioni fornite dal produttore.

Gli estintori con serbatoio/bombola che non hanno superato positivamente il collaudo devono essere messi fuori servizio.

In occasione del collaudo dell’estintore la valvola erogatrice deve essere sostituita per garantire l’efficienza e la sicurezza dell’estintore.

La data del collaudo (mm/aa) e la denominazione dell’azienda che l’ha eseguito devono essere riportati in maniera indelebile sia all’interno che all’esterno dell’estintore.

E’ vietato punzonare il serbatoio e i componenti soggetti a pressione.

Le bombole ad azoto e a biossido di carbonio devono essere punzonate secondo le disposizioni legislative vigenti applicabili.

IDRANTI E NASPI

MANUTENZIONE IDRANTI E NASPI – UNI 671/1-2-3, UNI 10779


– Censimento delle bocche idrante con compilazione elenco analitico.

– Collaudo annuale della tubazione alla pressione di rete

– Verifica dell’accessibilità della postazione.

– Verifica presenza istruzioni d’uso.

– Controllo che la manichetta sia presente e segnalata con apposito cartello posizionato in modo visibile.

– Controllo dello stato di conservazione e delle condizioni generali dei complessi idranti.

– Controllo dei requisiti delle manichette idranti UNI-25 -UNI-45 UNI-70 ai sensi delle norme UNI EN 694:2014

– UNI EN 14540:2014, UNI-9487:2006 e EN 671/3 :2012.

– Controllo dei requisiti dei raccordi ai sensi della normativa UNI-804:2007.

– Controllo dei requisiti delle legature ai sensi della normativa UNI-7422:2011.

– Controllo delle alimentazioni e delle prestazioni degli idranti UNI 10779:2014, UNI EN14384:2006, UNI EN 14339:2006.

– Controllo delle scadenze dei collaudi ai sensi delle normative UNI EN 671/3:2012.

– Controllo che la tubazione, su tutta la sua lunghezza, non presenti screpolature, deformazioni, logoramenti o danneggiamenti. Se la tubazione presenta qualsiasi difetto deve essere sostituita o collaudata alla massima pressione di esercizio;

– Applicazione del cartellino segnaletico comprovante l’avvenuto controllo indicando gli estremi delle scadenze e dei collaudi convalidato con la firma del tecnico incaricato del servizio.

– Prova della manichetta in pressione nel caso presenti deformazioni o segni di logoramento.

– Compilazione della bolla di lavoro indicando i controlli effettuati ed eventuali lavorazioni eseguite, segnalando le anomalie riscontrate ed i materiali necessari al fine di ottemperare alle normative vigenti.

PORTONI TAGLIAFUOCO

MANUTENZIONE PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI SICUREZZA – UNI 11473-1


– Controllo chiusura

– Controllo chiusura porta

– Controllo perno e molla

– Controllo guarnizione autoespandenti

– Controllo regolazione chiudiporta

– Controllo elettromagneti

– Controllo maniglione antipanico

– Controllo regolatori di chiusura

– Controllo catenaccio asta inf./superiore

– Controllo altezza pavimento

– Controllo placca di omologa

– Controllo boccole a terra

– Controllo finestrature

– Controllo funzionalità centralina/rilevatori

– Controllo serratura antipanico

– Controllo snervatura manto

– Lubrificazione

– Serraggio viti maniglia

MANUTENZIONE PORTONI TAGLIAFUOCO – UNI 11473-1

– Controllo visivo dello stato del portone;

– Controllo presenza marchio di conformità (targhetta) apposto dal produttore;

– Controllo esistenza ritegni impropri (estintori, zeppe, porta ombrelli, ecc)

– Prove di chiusura del portone;

– Verifica dell’efficienza dei carrelli di scorrimento ad attrito ridotto;

– Verifica della tensione della fune in acciaio collegata al contrappeso di chiusura;

– Controllo della pendenza del portone;

– Ingrassatura della fune d’acciaio e delle pulegge di raccordo e rimontaggio carter di protezione;

– Controllo finale dell’intero portone e prova generale con chiusura dello stesso;

– Verifica che il maniglione antipatico sia marchiato CE, se presente;

– Controllo funzionalità elettromagneti, se presenti;

lampade di emergenza

MANUTENZIONE LAMPADE DI EMERGENZA – UNI 1838, UNI EN 11222

 

– Censimento delle lampade con compilazione elenco analitico.

– Verifica funzionamento apparecchi di illuminazione di sicurezza autonomi.

– Controllo stato carica batterie e alimentazione.

– Controllo integrità protezioni e pulizia diffusori.

– Verifica condizioni di illuminamento lungo le vie di esodo.

– Accensione delle lampade e verifica della loro durata per almeno 1 ora

pompe di surpressione

MANUTENZIONE IMPIANTI SURPRESSIONE UNI EN 12845


Controllo periodico trimestrale

– Controllo visivo dello stato della centrale nel suo ambiente.

– Controllo del gruppo alimentatore a carica batteria.

– Controllo elettrolita batterie.

– Verifica assorbimento elettropompe.

– Controllo della funzionalità elettrica della centrale di alimentazione.

– Controllo pannello remoto ripetizione allarmi.

– Controllo della posizione di apertura delle valvole di intercettazione bloccaggio e/o piombatura valvole.

– Prova avviamento automatico e funzionamento elettropompe.

– Prova avviamento automatico e funzionamento motopompe.

– Verifica funzionamento rincalzo, reintegro e relative valvole a galleggiante ed indicatori di livello.

– Avviamento manuale elettropompe.

– Avviamento manuale elettropompe c/scarico completamente aperto.

– Avviamento manuale motopompe.

– Avviamento manuale motopompe c/scarico completamente aperto.

– Prova funzionamento segnalatori allarme.

– Prova tenuta valvole di non ritorno.

– Rilevamento pressioni di uscita.

– Prova avviamento manuale elettropompe.

– Prova avviamento manuale motopompe.

– Verifica livello oli.

– Verifica livello carburanti.

– Verifica funzionamento indicatori di livello.

– Prova portata sprinklers/idranti.

– Verifica stato tubazioni.

– Verifica livello liquidi refrigeranti.

 

Controllo periodico semestrale

– verifiche come da controllo periodico trimestrale;

– verifica collegamenti riporto allarmi con Stazione dei Vigili del Fuoco o Centrale di Supervisione se   presente

– verifica dell’intero sistema di spegnimento


Controllo periodico annuale

– verifiche come da controllo periodico semestrale;

– prova di portata della pompa automatica;

– prova di mancato avviamento del motore diesel;

– verifica serbatoi di accumulo e valvole a galleggiante;

– verifica filtri camere di aspirazione (esclusa pulizia delle camere di aspirazione)

MANUTENZIONE IMPIANTI SPRINKLER UNI EN 12845 – UNI/TR 11438

 

Controllo periodico trimestrale

– Rivalutazione del livello di pericolo (a Vs carico)

– Ispezione delle valvole;

– Ispezione degli sprinkler;

– Ispezione delle tubazioni e dei relativi sostegni;

– Ispezione delle alimentazioni idriche ed elettriche;

– Ispezione del flussostato e delle valvole di intercettazione

– Verifica del numero di parti di ricambio disponibili


Controllo periodico semestrale (solo per impianti a secco)

– Ispezione delle valvole di allarme a secco;

– Verifica della efficienza delle dotazioni di scorta;

– Ispezione del collegamento di riporto allarmi con la stazione dei Vigili del Fuoco.


Controllo Periodico Annuale (Prova Alimentazioni)

– Prove della portata della pompa;

– Prove del mancato avviamento del motore;

– Prove sulle valvole a galleggiante;

– Prove sulle camere di aspirazione;

– Prove sui filtri per la pompa.


Controllo periodico triennale (verifica e revisione serbatoi e valvole)

– Prove e verifiche sui serbatoi, esternamente e internamente;

– Prove su tutte le valvole.


Controllo periodico decennale (revisione generale)

– Interventi di pulizia;

– Interventi di impermeabilizzazione;

– Esame delle riserve idriche.

IMPIANTI RIVELAZIONE FUGHE GAS

MANUTENZIONE IMPIANTI RILEVAZIONE FUGHE GAS

– Controllo visivo dello stato della centrale e dei sensori nel loro ambiente.

– Censimento delle apparecchiature in capo.

– Ricerca sostanze contaminanti (polvere, sporco, condensa, acqua, solventi) e pulizia ove necessario 

– Verica ed eventuale taratura di precisione e di sensibilità mediante bombole di gas titolate.

– Simulazione di allarme.

– Simulazione di guasti linea.

– Prove sistema di alimentazione.

– Verifica della logica di asservimento di eventuali impianti.

– Controllo livello della carica batteria centrale.

– Verifica scadenza celle di analisi.

– Verifica funzionamento elettrovalvole.

MANUTENZIONE IMPIANTI RILEVAZIONE FUMI SECONDO UNI 11224


– Controllo visivo dello stato della centrale nel suo ambiente.

– Censimento delle apparecchiature in capo.

– Controllo della funzionalità elettrica di tutte le parti componenti la centrale di alimentazione, segnalazione ed eventuale pannello di ripetizione.

– Simulazione di allarme.

– Simulazione di guasti linea.

– Prove sistema di alimentazione.

– Prove combinatore telefonico.

– Verifica sistemi acustici e efficienza centrale di controllo.

– Verifica della logica di asservimento di eventuali impianti di spegnimento automatico e/o rivelazione fughe gas.

– Controllo livello della carica batteria centrale.

– Controllo del gruppo alimentatore a carica batteria, livelli di tensione.

– Verifica delle zone di protezione.

– Verifica delle scorte UNI.

EVACUATORI DI FUMO E CALORE

MANUTENZIONE EVACUATORI DI FUMO E CALORE – UNI 9494-1

 

a) APERTURA MANUALE DI TUTTI GLI EVACUATORI:

– Sblocco evacuatori (gli evacuatori da tetto debbono avere almeno un meccanismo di sgancio esterno).

– Controllo stato di pulizia generale:

– Lubrificazione dell’ingranaggio del gruppo sgancio, delle cerniere e di tutti gli organi di movimento che compongono l’evacuatore

– Controllo attuatore pneumatico:

– Si effettuerà quindi una registrazione degli scrocchi di chiusura e dell’ancoraggio del telaio di alluminio alla base.

– Controllo visivo dello stato della bombola (corrosione, integrità filettatura.).

– Controllare il peso della bombola CO2 confrontandolo con quello stampato sul corpo.

– Verifica dello stato delle valvole:

b) ELETTROVALVOLA:

– Corretto collegamento cavi e relativa alimentazione elettrica.

– Stato della molla di carica e verifica della integrità dello spillo (spillo e molla non devono presentare tracce di ruggine e lo spillo deve risultare affilato in caso contrario sostituito).

c) CON PIROTECNICO:

– Stato della molla di carica e verifica della integrità dello spillo

d) PIROTECNICO:

– Controllo presenza pirotecnico.

– Controllo corretto collegamento cavi e relative alimentazioni.

– Controllo che non sia già stato attivato.

– Controllo data di fabbricazione (scadenza secondo istruzioni del fabbricante).

– Verifica dello scatto della valvola.

e) CONTROLLO ELEMENTI TERMOSENSIBILI:

– Controllo presenza e integrità.

– Controllo corretta taratura.

– Sarà eseguita una verifica di apertura automatica del 25% sul totale degli evacuatori presi a campione con un minimo di 2 apparecchi, effettuando la rotazione ad ogni intervento annuale in modo da verificarne il 100% in 4 anni.

f) CONTROLLO ENERGIA CENTRALIZZATA (BOX):

– CO2 controllo peso bombola (il peso non deve essere inferiore al minimo indicato sul corpo).

– Azoto o altro gas compresso (controllo pressione indicata dal manometro).

– Controllo carica batterie a tampone.

g) VERIFICA INTEGRITÀ LINEE:

– Attraverso l’energia centralizzata o con l’aria compressa, su almeno il 25% degli EVACUATORI istallati, o attraverso un comando a distanza aprendo per compartimento.

– Con il tester nel caso di meccanismo di apertura elettrico.

– Controllo finale che tutti gli EVACUATORI siano correttamente richiusi dopo le operazioni di controllo e che tutto il sistema sia riportato allo stato di veglia.

I risultati di queste verifiche saranno trascritti sul Libretto controlli e Manutenzioni

IMPIANTI

MANUTENZIONE IMPIANTI DI SPEGNIMENTO AUTOMATICO GAS – EN 15004 – UNI 10887


La manutenzione dell’impianto è costituita da tre fasi di controllo, con periodicità minime:

– Sorveglianza (a cura dell’utente – ogni 7 giorni)

– Controllo (a cura di un manutentore specializzato – ogni 6 mesi)

– Revisione (a cura di appositi organismi certificatori e manutentori specializzati – ogni 10 anni)

 

Controllo

L’impianto è corredato da progetto originale, a disposizione del proprietario. Quest’ultimo dovrà dare disposizioni ad un manutentore qualificato per verificarne la conformità al progetto ed il corretto funzionamento, secondo quanto di seguito indicato:

– Controllo visivo dell’integrità del volume protetto (quadri) per accertare se vi siano variazioni o aperture che possano pregiudicare il corretto funzionamento del sistema di spegnimento.

– Controllo dell’integrità delle linee di distribuzione, dei relativi supporti e dei raccordi. Sostituzione o prova a pressione e riparazione secondo necessità le tubazioni che mostrano corrosioni o danni meccanici.

– Ispezione esterna del le bombole, per eventuali danneggiamenti o modifiche non autorizzate.

– Verifica dei valori di pressione indicati dai manometri: essi devono rispettare i dati riportati sulle targhe (accettabile fino a -5%) poste sulle singole bombole o indicati nel presente manuale.

– Controllo della data di collaudo delle bombole

– Verifica che sia stata effettuata una prova di tenuta del locale o una prova di scarica nel corso dell’anno precedente (rif. norma UNI 15004). In mancanza di tale prova è necessaria una dichiarazione del proprietario che non siano state apportate modifiche al locale.

– Verifica del corretto funzionamento di porte e serrande e dei relativi dispositivi di chiusura.

– Esecuzione di una “Prova in bianco”, ovvero una verifica degli automatismi del sistema senza provocare la scarica dell’agente estinguente


Revisione

La revisione, con frequenza decennale, ha lo scopo di controllare lo stato di tutti i componenti, che durante le procedure di sorveglianza e controllo vengono solamente ispezionati, ma non smontati.

Gli accertamenti e gli interventi da effettuare devono almeno comprendere quanto segue:

– Esecuzione di tutte le verifiche previste nella fase di sorveglianza e controllo.

– Verifica della pulizia interna delle tubazioni mediante soffiatura con gas compresso.

– Smontaggio delle bombole e delle manichette di collegamento al collettore.

– Smontaggio delle valvole di non ritorno.

– Ricollaudo delle bombole con pressatura idraulica.

– Pressatura idraulica delle manichette e delle valvole di non ritorno a 1,5 volte la pressione di esercizio.

– Ricarica con rimessa a titolo, ove applicabile, o sostituzione del gas estinguente.

– Sostituzione delle guarnizioni di tenuta (ove applicabile).

– Controllo della funzionalità e leggibilità degli indicatori di pressione e la loro precisione con strumento tarato con manometro campione avente le caratteristiche in accordo alla UNI 8633.

– Verifica del grado di tenuta del locale mediante esecuzione di prova (fandoortest) o scarica del sistema.

– Ripristino dell’impianto di spegnimento e di rivelazione.

DISPOSITIVI DI PRIMO SOCCORSO

MANUTENZIONE DISPOSITIVI DI PRIMO SOCCORSO


– Verificare la presenza di cartello indicante la presenza della cassetta;

– Verificare l’integrità del contenuto della cassetta;

– Verificare che la cassetta sia ben visibile e facilmente raggiungibile

ARMADIO ATTREZZATURE ANTINCENDIO

MANUTENZIONE ARMADIO ATTREZZATURE ANTINCENDIO


– Verificare l’integrità del contenuto dell’armadio;

– Verificare che l’armadio sia ben visibile e facilmente raggiungibile

IMPIANTI DI EVACUAZIONE VOCALE

MANUTENZIONE IMPIANTI DI EVACUAZIONE VOCALE

– verifica presenza delle istruzioni di funzionamento;

– verifica corretto funzionamento e condizioni di servizio del sistema rispetto all’ambiente di installazione;

– controllo presenza protezione da accesso non autorizzato

– Esame visivo dei dispositivi di allarme ottico-acustico;

– Esame visivo della centrale di controllo per verificare la correttezza di funzionamento dei componenti collegati;

– Esame visivo dei punti di segnalazione manuale per verificare che siano integri e ben visibili;

– Ispezione del locale nel quale è contenuta la centrale di controllo per verificare che sia sgombro da materiali e che funzioni l’illuminazione di sicurezza;

– Controllo dello stato di carica delle eventuali batterie;

– Prove di funzionamento

– Esame generale di tutto l’impianto per verificare la rispondenza al progetto

– Efficienza dell’alimentazione principale e di quella di riserva;

– Prove di funzionamento dei pulsanti manuali;

– Prove di funzionamento dei dispositivi di allarme ottico-acustico;

– Simulazione di guasti e di fuori servizio;


Ogni 12 mesi è necessario inoltre controllare che siano soddisfatti i requisiti di intelligibilità del parlato e ogni due anni, anche in assenza di alimentazione primaria, è necessario sostituire le batterie del sistema di evacuazione vocale.

Manutenzione attrezzature antincendio

LA NOSTRA SOLUZIONE COMPLETA

Oltre a fornire tutto il materiale e gli articoli necessari per la protezione dai rischi di incendio, mettiamo a disposizione dei nostri clienti un ufficio tecnico altamente specializzato, nel quale i nostri professionisti si occupano di coordinare il servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria per estintori e attrezzature antincendio di ogni tipo. 

La procedura di manutenzione è volta a effettuare con accuratezza tutti i controlli necessari per garantire il perfetto stato dei dispositivi antincendio, per questo svolgiamo le manutenzioni secondo le seguenti procedure:

Controllo periodico

Grazie al nostro personale qualificato, effettuiamo il controllo periodico degli estintori, che serve per verificare l’efficienza degli estintori portatili o carrellati. Deve essere eseguito non oltre i 6 mesi ed entro la fine del mese di competenza.  

I tecnici, laddove non possano eliminare le anomalie dei dispositivi, dichiarano l’estintore non idoneo, apponendovi sopra un’etichetta con la dicitura “Estintore fuori servizio” e registrandolo sul cartellino di manutenzione. 

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